Ivano Marescotti interpreta l’ultimo ruolo della sua carriera, nella pellicola “Criminali si diventa”

Ivano Marescotti interpreta l’ultimo ruolo della sua carriera, nella pellicola “Criminali si diventa”

Ivano Marescotti interpreta l’ultimo ruolo della sua carriera, nella pellicola “Criminali si diventa”.

I dettagli sono sempre quelli che fanno la differenza e in un furto bisogna stare attenti a non sottovalutarli. Enzo Marziali, il personaggio interpretato da Ivano Marescotti nella pellicola “Criminali si diventa”, di Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli, è un ex criminale, ormai nonno appena uscito di galera.

Ivano Marescotti interpreta l’ultimo ruolo della sua carriera, nella pellicola “Criminali si diventa”
Ivano Marescotti interpreta l’ultimo ruolo della sua carriera, nella pellicola “Criminali si diventa”

Soprattutto, con questo film che vedremo al cinema il prossimo 5 maggio, l’attore si congeda dal mondo della recitazione, per dedicarsi alla sua TAM, Teatro Accademia Marescotti, a Ravenna e Marina di Ravenna.

Ciao Ivano, Enzo Marziali è il prototipo di criminale all’italiana, ce ne parli?

“Enzo è un personaggio non violento, non è un assassino, ma sicuramente è uno che poco va d’accordo con le istituzioni, anzi, nessuno l’ha mai trattato in guanti bianchi.

Piuttosto, ha imparato la lezione e ora, è il nonno di Elettra (la protagonista ndr), ha deciso di chiudere i ponti con la criminalità e i furti, anche se: correte al cinema e andate a vedere “Criminali si diventa””.

Con il ruolo di Enzo, chiudi la tua carriera di attore, come mai?

“Negli ultimi due anni, anche a causa della pandemia, sono stato impegnato solo in una fiction e in questo film in uscita.

Ho deciso di ritirarmi per dedicarmi ad altro, non che manchino i ruoli da interpretare per gli attori della mia età, ma ho fatto una scelta. Mentre, porto avanti con somma soddisfazione la mia accademia: TAM, Teatro Accademia Marescotti, a Ravenna e Marina di Ravenna.

Dove, insieme al mio staff organizzo dei seminari, calendarizzati durante il weekend, di recitazione che impegnano i futuri attori o chi vuole sperimentare e apprendere quest’arte”. 

Ti mancherà studiare i personaggi da interpretare?

“Tra film, fiction e corti sono arrivato a quota oltre 120, ruoli. Ho condiviso il set e il palco con numerosi attori, colleghi tutti straordinari che ringrazio.

Per non parlare dei registi, ho lavorato con Anthony Minghella, Ridley Scott, Roberto Benigni e tanti altri. Soprattutto, ora è arrivato il momento di congedarmi e quest’ultimo meraviglioso film chiude la mia carriera”. 

Com’è stata la tua esperienza nel girare il film, con la Sydonia Production?

“Una produzione eccellente, essere diretto da Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli è stato un piacere. Tutto lo staff, i giovani colleghi attori sono stati l’ennesima famiglia, dove sono stato bene, si è creato un ambiente produttivo e ricco, a ogni ciack”.

La pellicola è stata girata nelle Marche, com’è stata quest’esperienza?

“La mia carriera da attore è iniziata a 35 anni e di città, paesi, regioni e continenti ho avuto l’opportunità di vederne a milioni, sicuramente in tanti posti non sarei mai andato e il bello di questo mestiere è anche questo.

Questa premessa è doverosa, la regione Marche è eccezionale, abbiamo girato tra Fermo, Ancona, Civitanova Marche e Fano. Siamo stati tutti accolti con calore, abbiamo avuto l’opportunità di valorizzare ed essere valorizzati al tempo stesso da questo incantevole territorio italiano”.

 

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