Obesità e chili di troppo, parla l’esperto, il Dottor Federico Messina

Obesità e chili di troppo, parla l'esperto, il Dottor Federico Messina

Obesità e chili di troppo, parla l’esperto, il Dottor Federico Messina.

Il manifesto del benessere fisico è divenuto uno dei baluardi dei nostri giorni. Media, social e milioni di stories, su come ritrovare quella “mens sana in corpore sano” per alcuni, a volte, sono un’ossessione, mentre per altri dietro ai tanti chili di troppo si cela l’obesità e una serie di conseguenze psicofisiche da affrontare per stare bene.

Obesità e chili di troppo, parla l'esperto, il Dottor Federico Messina
Obesità e chili di troppo, parla l’esperto, il Dottor Federico Messina.

Il Dottor Federico Messina, Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Bariatrica, Chirurgia Colorettale e su GO-TV, in onda il martedì sera alle 20.00, con il programma Togliamoci il peso, affronta il tema dell’obesità e ci racconta come intraprendere un cammino volto a star bene con se stessi e ritrovare la forma fisica ideale.

 

Salve Dott. Messina, per una persona obesa non è semplice affrontare un percorso terapeutico, cosa suggerisce?

“Dietro l’obesità c’è un mondo, ogni soggetto è unico e con la sua diagnosi. Sicuramente, la prima cosa che mi sento di suggerire è affidarsi a un esperto e iniziare un percorso ad hoc, per comprendere le cause e fare in modo di ricevere la corretta diagnosi per affrontare la propria rinascita”.

 

Su GO-TV, attraverso il suo programma Togliamoci il peso, affronta come intraprendere la “rinascita”, ce ne parla?

“Non è facile per una persona obesa affrontare un percorso terapeutico che le consenta di vivere la propria rinascita. Durante la trasmissione, mi avvalgo della collaborazione di alcuni stimati colleghi, dove oltre a spiegare scientificamente le cause che portano all’obesità, raccontiamo i percorsi di alcuni pazienti”.

 

Come possiamo fronteggiare l’obesità?

“L’obesità è una malattia di cui ancora oggi conosciamo molto poco, ma per fortuna possiamo combattere con molte armi, principalmente la chirurgia. Occhio però, un intervento di chirurgia dell’obesità non è però una scorciatoia per perdere peso, ma un trattamento per rinascere, riprendere in mano la propria vita, recuperare il proprio stato di salute e migliorare la qualità della vita”.

 

Com’è possibile superare lo stigma negativo dell’obesità?

“Un soggetto obeso spesso tende a isolarsi, cerca delle scuse per giustificare la propria condizione fisica, quando in realtà sono responsabili in prima persona del loro eccesso di peso per colpa delle cattive abitudini alimentari e dell’incapacità di controllarsi.

Ecco, come accennato è necessario intraprendere un percorso terapeutico di consapevolezza insieme a un terapeuta che smuova nel soggetto e faccia leva sulle nuove motivazioni per rinascere”.

 

Un soggetto quando è considerato obeso?

“Il metodo più diffuso per misurare il grado di obesità è l’indice di massa corporea, in inglese Body Mass Index (BMI). Questo, si ottiene misurando il peso (in kg) diviso per la statura (in metri) elevata al quadrato. Quindi, quando il valore è al limite di 25 allora si è in sovrappeso, a partire da 35, si definisce obesità in presenza di patologie associate e se supera 40, allora si parla di obesità grave”.

 

Quali sono i fattori che causano l’obesità?

“I fattori che determinano l’obesità e contribuiscono ad alterare il corretto metabolismo, sono essenzialmente un’alimentazione eccessiva e lo scarso esercizio fisico. A questi fattori si aggiungono l’alterazione dell’assorbimento dei nutrienti del cibo che si verifica con l’avanzare degli anni, ma anche lo stile di vita, cause genetiche, ormonali e psicologiche”.

 

In che modo s’interviene?

“Nello specifico, quando si devono perdere 40 o 50 chili, la sola dieta, l’esercizio fisico, psicoterapia e farmaci possono non bastare. Quindi, la soluzione efficace diventa la chirurgia bariatrica. Sono interventi volti a ottenere una riduzione apprezzabile del peso ma soprattutto mantenerla nel tempo.

Purtroppo in Italia ci sono ancora troppi pregiudizi e disinformazione legati a questi interventi. Mentre, questi sono in grado di allungare la vita e di assicurare una cura definitiva anche del diabete nel 60% dei casi. Molti pazienti non riescono a crederci quando si rendono conto di non essere più schiavi della terapia antidiabetica”.

 

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