Sport e management di Gianluca Lombardo

Sport e management di Gianluca Lombardo

Gianluca Lombardo è un imprenditore italiano molto conosciuto a Zurigo, Svizzera, città in cui vive e lavora. Specializzato in strategie e marketing per la comunicazione di aziende, organizza eventi con la presenza di personaggi pubblici e sportivi e, inoltre, organizza trasferte da Zurigo a Milano per seguire la Juventus, squadra di calcio della Serie A italiana.
Gianluca, com’è iniziato il tuo percorso professionale?
Nasce tutto per passione e per l’amicizia che da anni mi lega a Stefano Tacconi, Luciano Moggi, Ramon Vega, Senad Lulic, Franco Diorio, Totò Schillaci, Assan Ceesay e tanti altri. Sicuramente a Zurigo sono conosciutissimo per le trasferte che da vent’anni organizzo per seguire la Juventus, in particolare tutte le partite di Champions e di campionato italiano. Tuttavia sono ormai affermato anche nel settore eventi e organizzo serate in compagnia di personaggi pubblici e calciatori, in particolare quelli italiani che porto a Zurigo ospiti di locali e ristoranti mondani.
Come realizzi i tuoi eventi?
Durante gli eventi cerco di rispettare la volontà del pubblico: presento il personaggio, solitamente faccio partire un filmato che riepiloga la sua vita professionale e poi spazio alle domande degli spettatori, domande spontanee che riguardano anche le curiosità dei presenti. Partecipano spesso alle serate che organizzo anche giornalisti svizzeri. Molti miei eventi sono stati organizzati presso il ristorante esclusivo partenopeo “Vivace” di Zurigo.
Ci racconti uno dei tuoi ultimi eventi che più ti è piaciuto?
Sicuramente ho fatto felice i fan del calcio italiano e gli juventini con Vincenzo Iaquinta, ex calciatore e campione del mondo 2006 che ho portato all’evento Arosa Ice Snow Football; ma la mia più grande soddisfazione personale è stata portare come solo organizzatore, l’unico campione del mondo del torneo, stupendo e rendendo felici anche gli altri organizzatori dell’evento. Il giorno prima dell’evento, ad Arosa ho portato Vincenzo Iaquinta alla Fifa, che in quanto campione del mondo ancora non c’era stato per mettere la spilla sulla bacheca e firmare con dedica l’albo d’oro della Fifa. In quell’occasione Iaquinta ha donato una sua maglietta firmata e con dedica che è stata messa all’asta per una scuola calcio bambini di Arosa. La mia idea imprenditoriale è quella di portare in Svizzera sempre più giocatori e anche per questo sono stato il primo a portare una nuova idea insieme ai Gemelli di Milano, portando il trono e incoronando il miglior giocatore del giorno, Mladen Petric.

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